Inesorabili come un orologio svizzero, i giapponesi spaccano il secondo delle 21.30 (orario di inizio concerto, specificato nell’evento), ed onestamente a Roma non siamo abituati a tanta precisione negli orari di inizio degli spettacoli. Il Largo Venu...
Recensioni
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INGURGITATING OBLIVION: VOYAGE TOWARDS ABHORRENCE
Unmatched Brutality è riuscita a stupirmi. Niente brutal death metal ultra gore à la "oltre alla sorella ti stupro anche la nonnina", questa volta grazie ai tedeschi Ingurgitating Oblivion si parla di Death Metal oscuro stile Morbid Angel, Immolation, Monstrosity e Incantation. Cercare solamente...
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CHILDREN OF BODOM: ARE YOU DEAD YET?
Hanno fatto bene i Children Of Bodom a mettere il punto di domanda nel titolo del loro nuovo lavoro; nessuno sapeva cosa aspettarsi dopo l’ottimo “Hate Crew Deathroll” (disco che scrollava loro di dosso le tentazioni power del rognoso “Follow The Reaper” e li distanziava saggiamente da ciò che lo...
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PENDRAGON: BELIEVE
Sempre poco prolifici, ma sempre presenti, puntuali all'appuntamento con la Musica. "Believe" è il settimo disco in studio della prog-rock band albionica capitanata da Sir Nick Barrett, e rappresenta l'ennesima dimostrazione di classe di una band che fa delle sensazioni l'ingrediente principe de...
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BON JOVI: HAVE A NICE DAY
Vi ricordate il commento con cui avevo chiuso la recensione di "This Left Feels Right"? Diceva così: L'operazione "commercializzazione" dei Bon Jovi è giunta alla realizzazione suprema; se questa è la tendenza futura, i "cow-boys" del New Jersey non torneranno mai più. Ve lo giuro, non sono mai ...
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AJALON: ON THE THRESHOLD OF ETERNITY
Dagli States arrivano questi Ajalon, band prog rock dalle tematiche cristiane, che sono alla seconda fatica dopo il debut "Light At The End Of The Tunnel" targato 1996. Quello che troviamo in queste dieci tracce è un prog rock abbastanza ispirato e poliedrico, capace di spaziare da fraseggi ta...
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OPETH: GHOST REVERIES
Ci avevano lasciati due anni fa con l'album più riflessivo della loro carriera, quel "Damnation" che, ricco di suggestioni settantiane, aveva messo in luce il carattere più dark e progressivo della band. Adesso gli Opeth sono tornati con un nuovo capitolo, un nuovo emozionante lavoro che sfugge ...
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RITUAL STEEL: A HELL OF A KINGHT
Non è il solito disco power tedesco di ultima generazione farcito di tastiere e doppia cassa. I Ritual Steel sono tra i pochi esponenti teutonici di quell’inaspettata rivincita che sta avendo l’epic metal in questi ultimi anni. Come in tutti i movimenti musicali ci sono nomi destinati a diventare...
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LULLACRY: VOL. 4
Dopo l'ottimo "Be My God" i Lullacry avevano perso mordente con quel "Crucify My Heart" caratterizzato dalla nuova Tanja al microfono, che personalmente non mi aveva molto convinto: per intensità e grinta il paragone con la precedente 'front-girl' non reggeva e l'album in questione risultava trop...
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BLUE TEARS: MAD, BAD & DANGEROUS
La storia dei Blue Tears è un po' quella che ha accompagnato, nel corso dei decenni, quelle di moltissime bands del circuito hard-rock ed AOR, una storia in cui si racconta di un gruppo dagli ottimi numeri e dalle grandi qualità musicali, ma che, per diversi e mai troppo evidenti motivi, non è ma...
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CHARON: SONGS FOR THE SINNERS
Giunti ormai al quinto studio-album i Charon hanno raggiunto anche la piena maturità artistica confermandosi una delle realtà più concrete e solide in ambito gothic-rock. Dopo il timido esordio discografico hanno sfornato due cd saturi di malinconia ed singolo 'Little Angel' ha portato loro i pri...
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ROSAE CRUCIS: FEDE POTERE VENDETTA
Quando si ha a che fare con la Storia, che essa sia celebre o (come in questo caso) nota ai meno poco importa: c'è da levarsi il cappello, esibire la giusta riverenza e chinare il capo alla maestà di chi, in tempi non sospetti, levava una spada arrugginita e insanguinata contro le infamie e le me...
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EVERY TIME I DIE: GUTTER PHENOMENON
Bussano alla vostra porta con una Les Paul (e serpente aggrovigliato al manico) a tracolla, una boccia di Jack Daniels e le braghe da skater gli Every Time I Die, che con il precedente e valido “Hot Damn!” hanno fatto davvero il botto in casa Ferret. Una band che sa miscelare con abilità hardcore...
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