AESMA DAEVA: THE THALASSA MIXES
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28/01/2009Il mare…tema affascinante ma anche pieno di mistero, capace di condurre verso orizzonti lontani. Da molti anni gli uomini ne fanno oggetto dei loro scritti, dei loro pensieri e delle loro canzoni, tanti sono gli spunti che offre e le emozioni che suscita. E ora gli Aesma Daeva, band americana attiva dal 1998, danno il loro contributo a questa tradizione pubblicando un mini cd, composto da quattro tracce e dal titolo 'The Thalassa Mixes'. Il mare è protagonista assoluto, come si vede subito dalla copertina, un profondo fondale marino dove spicca un imponente cattedrale, segno forse della presenza di una terra sommersa, di un’umanità che ancora riecheggia tra le acque. Passando alla musica, il gruppo vi trasmette un bagaglio di emozioni diverse, da quella più incantevole alla più malinconica, passando per quelle più misteriose, aiutandosi anche con suoni di varia natura che a volte rasentano la new age. Un metal sinfonico a tinte gothic fortissime, dove l’orchestrazione ha una struttura molto corposa, quasi epica e ricca di passaggi, non a caso tutti i brani presenti superano la durata standard. Ci sono momenti più pesanti, affidati alle chitarre e ai loro riff, ma è alla componente emotiva che viene dato maggior risalto, e questo rischia di lasciar scontenti chi ama una musica che suoni più metal. Ciliegina sulla torta è la singer Lori Lewis, la cui splendida voce fa un tutt’uno con le melodie, interpretando esattamente ciò che la band vuole esprimere. Canti di sirena e suoni lontani introducono l’opener "Tisza’s Child – Sunken Cathedral", forse il migliore tra i quattro pezzi, la seguente "The Garden I Long For" è un brano strumentale molto suggestivo, mentre le ultime "Loon – Thalassa" e "Loon – Swamp" sono costruite sulla bravura del vocalist e su musiche coinvolgenti. Un disco interessante e particolare, dategli un bell’ascolto…
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