Difficile rispondere ad una domanda la cui risposta (sai già) ti lascerà in un territorio incondiviso, senza partecipazione: “Ma chi vai a vedere?”. Walter Trout. “E chi è?”. Uno della vecchia guardia, ha 73 anni e suona d...
Recensioni
-
LAST AUTUMN'S DREAM: WINTER IN PARADISE
Non posso negare di avere un particolare debole nei confronti dei Last Autumn's Dream, una band che, al contrario dei tanti cloni-di-cloni presenti sul mercato, detiene una propria e ben distinguibile identità, a partire in primis dal proprio sound e sino ad arrivare agli artworks dei vari cd, tu...
Read more -
SWINGIN' THING: KEEP ON SWINGIN'
Pure fuckin' rock!E' questa la prima impressione che ho avuto ascoltando "Keep on Swingin'" degli Swingin' Thing, un album street/sleazy/glam con tutti gli attributi. Forse esageratamente glam da finire nel tunnel dei soliti clichè obsoleti. Non dobbiamo comunque dimenticare che i i Nostri sono s...
Read more -
COCTEAU TWINS: TINY DYNAMINE & ECHOES IN A SHALLOW BAY
Dopo l'uscita di "Treasure", i Cocteau Twins dedicano l'intero 1984 a tours e promozione, spingendosi fino in Giappone a testimonianza di un crescente successo che ne decreta l'importanza fondamentale nella cosiddetta "new wave". Paradossalmente "Treasure" non verrà invece valutato altrettanto en...
Read more -
ROOM WITH A VIEW: COLLECTING SHELLS AT LIGHTHOUSE HILL
Talvolta la musica è in grado di evocare immagini e visioni che la mente umana difficilmente riesce a creare senza l'aiuto di stimoli di diverso genere provenienti da chissà quali fonti. Immaginate di trovarvi nell'intimità della vostra camera, nel silenzio della vostra anima e di ascoltare quel...
Read more -
SCAVENGER: WHERE MIND, TECH AND FLESH BECOME AS ONE
Avevo già avuto modo di parlare degli Scavenger qualche tempo fa, in occasione della recensione del demo “Thirsty For Knowledge” e sono felice di ritrovarli ora per il debutto vero e proprio: questo “Where Mind, Tech And Flesh Become As One” è infatti un full lenght album a tutti gli effetti, con...
Read more -
DEATH: SPIRITUAL HEALING
Terzo album per la più seminale delle death metal band floridiane e terza differente line up a realizzare le idee del suo mastermind Schuldiner: in formazione questa volta troviamo anche il talentuoso chitarrista James Murphy (in futuro anche con Obituary e Testament). Rispetto alle due preced...
Read more -
SOUNDGARDEN: LOUDER THAN LOVE
Dopo l'uscita di "Ultramega OK" i Soundgarden s'imbarcano in un lungo tour che permette alla band di maturare e a Cornell d'imporsi nel ruolo di frontman, il gruppo è ormai pronto per entrare nella scuderia della A&M ed infatti la major decide di dare a Cornell e soci la possibilità di debuttare ...
Read more -
SAGA: TRUST
Dopo qualche passo falso di troppo nel recente passato, la band canadese dà vita ad un disco che ha tutte le potenzialità per ridare vigore ad un monicker fin troppo legato solo alla qualità espressa negli anni '80. Certo non siamo sui livelli dei lavori di inizio carriera, ma questa volta i Saga...
Read more -
THIS EMPTY FLOW: THE ALBUM
Progetto nato dalla volontà di due ex Thergothon e scioltosi in seguito nel 1997, i This Empty Flow sono una creatura piacevolmente particolare che alla luce(meglio dire al "buio") di questo doppio CD appare come l'anello di congiunzione tra il dark-pop che discende dai The Cure, riminiscenze pro...
Read more -
COENEN, MARCEL: COLOR JOURNEY
Marcel Coenen è il chitarrista del gruppo prog metal olandese Sun Caged e qui lo troviamo a mettersi in gioco con un disco tutto suo. La cosa l'ha già fatta tempo orsono con una precedente uscita intitolata Guitartalk, ma con una sostanziale differenza: se il precedente era un album strumentale e...
Read more -
REVELATION PROJECT: REVELATION PROJECT
Esce solo ora, dopo tre anni dalla gestazione, questo debut album omonimo dei Revelation Project. Di questa band ho poche informazioni visto che sia il cd che il sito del gruppo danno veramente poche notizie, a parte rimarcare il fatto della fervente fede cristiana che permea i membri della ba...
Read more -
LIVA: REQUIEM
"Requiem" è un odei dischi più particolari che mi sia capitato di sentire. Magari non il massimo dell'originalità, ma quanto a particolarità ne ha da vendere. Innanzitutto, perchè è cantato in Latino (e tra l'altro, se la mia memoria non è del tutto arrugginita, anche un Latino più che dignitoso:...
Read more