ILLDISPOSED: BURN ME WICKED
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31/05/2006Ho sempre considerato i danesi Illdisposed una buona band e nulla più; presenti sulle scene dal lontano 1992, i nostri sono riusciti a guadagnare una discreta popolarità (almeno in madrepatria) solamente con il valido “1-800 Vindication”, predecessore di questo nuovo “Burn Me Wicked” e debutto per Roadrunner. “Burn Me Wicked” prosegue degnamente il discorso intrapreso in tutti questi anni di carriera elevando al cubo certe sonorità mutuate dal thrash e dal death metal più classico per contaminarle con influenze e suoni più moderni (ma siamo ben lontani da trend e cose del genere; non aspettatevi ‘sterzate metalcore/commerciali’ e paranoie elitarie del genere). Il risultato in questa sede è davvero ottimo, e bisogna dire che il platter dei cinque scandinavi si presenta bene fin dall’ottimo artwork; non ho i testi sottomano ma a giudicare dalle fantastiche cover e serigrafia, più qualche titolo tipo “Our Heroin Recess” sembra che uno dei fili conduttori sia appunto la droga. Inserito il cd nel lettore si viene subito travolti dalla furia cieca di “Shine Crazy”; sugli scudi sono senza dubbio il guitarwork (uno degli aspetti più meritevoli e curati di “Burn Me Wicked”), la performance roca e cavernosa dietro il microfono di Bo Summer e la produzione targata Tue Madsen. Gli Illdisposed si giocano con classe la carta della varietà stilistica, riuscendo a non annoiare lo spettatore senza nemmeno fargli ‘perdere il filo’. Irresistibili in questo senso pezzi come “Our Heroin Recess”, “Throw Your Bolts”, la title-track, la At The Gates-iana “Fear The Gates” (!) o la conclusiva ed autoironica “Illdispunk’d”, sorta di “R.A.M.O.N.E.S.” targata Illdisposed. Un disco che suona come un passo in avanti e che spero permetta alla band di fare il definitivo ‘step’, nonchè una delle sorprese più belle per il sottoscritto che si aspettava un album nella norma e nulla più. Chapeau.
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