BABYLON BOMBS: DOIN' YOU NASTY
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30/05/2006E dopo gli Hardcore Superstar ecco un'altra promettentissima band apparire magicamente dalle fredde lande nordiche, pronti a rinfocillare di chitarre rombanti e orde di cori bombastici tutti gli affamati del sound di tipica matrice glam, i quali troveranno nei qui presentati Babylon Bombs tutte le caratteristiche da loro ricercate. La proposta contenuta in "Doin' You Nasty" è il risultato di un'unione in cui trovano posto una spiccata attitudine sleze, lontani echi di propensione seventies e un'incommensurabile andatura party rock, un miscuglio che dà vita ad una creatura scoppiettante sotto tutti i punti di vista la quale non mancherà di attirarsi le attenzioni di tutti i glamsters che si rispettino. Il buon lavoro svolto in fase di produzione, integrato dalle adrenalitiche esecuzioni strumentali dei componenti del gruppo, dona al secondo album del gruppo svedese un tiro degno di nota ed una ruffiana capacità di coinvolgimento, il tutto senza sminuire il valore artistico dei dodici brani presentati, contraddistinti da un songwriting non originalissimo ma comunque fresco quanto basta. Capirete a questo punto che sarà difficile resistere all'accattivante incedere di tracce quali la rockeggiante "Hometown Hero" e la graffiante apripista "Jaded Heart" (quest'ultima impreziosita da un divertente chorus di notevole impatto), canzoni che raccolgono in sé il perfetto riassunto di un'intero movimento musicale. E non posso inoltre dimenticare di sottolineare il coinvolgimento di Mia Coldheart (Crucified Barbara) e Henrik "The Duke Of Honk" Widén (Diamond Dogs) in qualità di ospiti all'interno del disco, due personaggi che danno ulteriore smalto ad un'uscita di marcato spessore che getta più di un luce sul futuro dei rockers scandinavi. Mi sento quindi di consigliare vivamente i bravi Babylon Bombs a tutti i vari rockettari in genere sparsi per il globo, ed in particolare agli amanti del sound divertente ma corposo, tipico della grande epoca glam che fu (e che ancora è). Da ascoltare, ma soprattutto da usare per saltare.
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