SOLID VISION: THE HURRICANE
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01/06/2006Secondo disco per i sardi Solid Vision, che già col precedente debut “Eleven” mi avevano fortemente impressionato. Il ritorno, in questo 2006, non poteva essere più splendente e convincente di questo “The Hurricane”: un vero e proprio uragano progressivo si scatenerà quando inserirete il cd nel lettore e schiaccerete play. La cura riposta dal gruppo in questo nuovo lavoro è stata, a mio avviso, maniacale: il progressive metal del combo italico ha un convincente e destabilizzante taglio moderno: sia le chitarre che le tastiere risultano influenzate da una verve new metal che sembra fluire spontanea nelle composizioni del gruppo, e non inserita forzatamente perché “bisogna seguire la moda”. Questo risulta essere un valore aggiunto per la band, visto che riesce ad uscire dal prog prettamente di stampo Dream Theater per contaminare la propria proposta con nuovi e stuzzicanti elementi. I Solid Vision riescono a stupire anche quando “sconnettono” l’elettronica e ci fanno venire la pelle d’oca con la ballad “Will You Back Home?”, song davvero incantevole, piena di pathos e malinconia, che risulta essere una delle composizioni più riuscite dell’intero lotto. In definitiva un album di progressive metal vitale e di spessore, che vi colpirà col binomio iniziale “The Hurricane” e “Spectrum” e che riuscirà a tenere alto l’interesse nell’ascoltatore grazie ad un songwriting particolarmente ricercato ma, al contempo, mirato ad ottenere il massimo della presa senza snaturare le peculiarità tecniche del prog. Una produzione di buon livello ed una cover ben realizzata e bizzarra (chissà cosa vorrà mai dire quel frutto sull’albero spoglio?) sono il degno corollario di un album che fa capire, come se ce ne fosse bisogno, che l’Italia è piena di talenti validi: certe volte vale la pena di soffermarsi sulle nostre realtà che sanno donarci splendide gemme come questo “The Hurricane”.
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