DEADSOIL: SACRIFICE
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30/05/2006Arrivano alla terza uscita discografica anche i tedeschi Deadsoil, ennesima cartuccia sparata da Lifeforce Records in una manciata di mesi; i nostri rappresentano un eccellente bignami di tutte le correnti musicali che hanno attraversato il metal scandinavo ‘estremo’ degli ultimi anni, senza eccezioni. Si passa dunque da brani estremamente aggressivi, intrisi di thrash metal che rimanda direttamente a The Haunted, At The Gates, Dew-Scented (lo so, non sono svedesi, ma la sostanza è quella no?) ad altri pezzi decisamente più melodici, ariosi e che poco hanno a che spartire con l’aggressività poco sopra menzionata, succubi del lavoro svolto dagli ultimi Soilwork, rispetto ai quali risultano sorprendemente più convincenti. Non che ci voglia granchè, ammettiamolo. L’originalità quindi in “Sacrifice” è qualcosa che non si vede nemmeno col binocolo, e non credo nemmeno sia il pallino fisso nella mente dei Deadsoil; purtroppo questa carenza di idee porta ad una stagnazione che rende il platter poco incline alla longevità che dovrebbe avere un disco al giorno d’oggi, visti i prezzi correnti. Brani come “Unspoken”, “The Day I Die”, “This Things” o “Echoes” sono fucilate suonate e composte in maniera impeccabile, ma sono altrettanto impeccabilmente schiave della banalità. “Sacrifice” mi ha fatto passare una bella manciata di ore di headbanging e sing along; è un prodotto professionale e curato, più di tanti altri ma che, a conti fatti, non riesce ad andare oltre una comunque lodevole sufficienza piena.
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