ZESS: ET IN ARCADIA EGO
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28/05/2005Conoscevo da tempo Il Segno del Comando, band dedita ad un doom molto operistico ed interpretativo, ma non sapevo nulla circa l'esistenza degli Zess, band genovese attiva verso la fine degli anni '80 che presentva Mercy La Morgue (poi nei Malombra e Il Segno del Comando) alla voce/synth oltre a Lord Ruthven e Dr. Polidori alle chitarre, Dr. Freudstein al basso e F. Rosenkranz alla batteria. 'Et in Arcadia Ego' non è un album ufficiale, ma una raccolta di idee e riffs registrati live fra la fine del 1987 e l'inizio dell'88 a Genova e che avrebbero dovuto formare il debutto del gruppo, le cose però andarono diversamente, come recita una nota del booklet stesso, ma ora la Black Widow ha riesumato il tutto e lo ha rimasterizzato digitalmente, senza nulla togliere all'energia e alla nera morbosità delle composizioni registrate ormai quasi vent'anni orsono. Chiari i riferimenti ai grandi maestri del genere (ricordiamo che a quel tempo il Doom estremo non era ancora nato) come Candlemass, Pentagram e St. Vitus, solo per citarne alcune, ma 'Et In Arcadia Ego' non soffre della classica sindrome da scopiazzatura, che va tanto di moda, ma riesce a districarsi egregiamente in una gamma di sonorità ed atmosfere tutto sommato originali. Sembrano esserci richiami anche al metal più classico, specie nelle accelerazioni e negli ottimi cambi di tempo, cosa che ha contribuito a rendere il prodotto assai più dinamico e facile all'ascolto. La componente oscura è ben rappresentata dalle varie parti strumentali sparse qua e là nella tracklist (eccelso proprio l'intro...). In generale l'album non sembra affatto sentire il peso degli anni che effettivamente ha perché le canzoni suonano molto attuali. La produzione in genere è buona, bisogna tenere conto che le canzoni furono registrate su un 8 tracce (quasi sicuramente in analogico) all'inizio del 1988 e adesso rimasterizzate digitalmente, quindi nel complesso la resa sonora è più che soddisfacente; e tutto l'alone oscuro e miterioso che c'era quella volta, è stato fedelmnte riproposto dalla Black Widow, per donarci un prodotto del passato che allora non ebbe fortuna, ma che si conquistò la stima dei vari cultori di questo genere musicale, e che oggi, spero, possa ottenere il giusto riconoscimento che merita.
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