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ARCTURUS: DISGUISED MASTERS

data

14/02/2002
50


Genere: Avantgarde Black Metal
Etichetta: Jester Records
Anno: 1999

Come recita il vecchio adagio: "ogni famiglia ha la sua pecora nera". E così anche la discografia degli Arcturus a fronte di uno standard qualitativo elevatissimo, ha un suo punto debole; il suo nome è "Disguised Masters", un cd che gli Arcturus stessi, a posteriori, avrebbero fatto volentieri a meno di far uscire (Garm stesso ha rinnegato tale opera a più riprese di recente) e che i fans non avrebbero mai voluto acquistare. Ma quali sono le colpe di questo disco? In origine l'intenzione di Garm ( promotore principe di questa uscita) era quella di creare una versione riveduta e corretta de "La Masquerade Infernale" in una veste elettronica e molto moderna: da qui l'idea di affidare a vari artisti esperti nel campo dei remix i pezzi qui contenuti.

Peccato che a fronte di brani di per sè già perfetti e creati in una veste molto moderna fin dall'origine, il risultato sia stato quello di un massacro senza pietà: infatti l'opera di remix si riduce nella maggior parte dei casi ad un taglia e cuci delle varie parti originarie, arrivando addirittura, in certi frangenti, all'annullamento dell'essenza originaria del pezzo (al riguardo è da arresto sul posto il remix di "Painting My Horror").

Al di là di questioni di apertura mentale o meno, sentire autentici capolavori di avantgarde prog-gothic come "Alone" o "Master Of Disguise" rimontati come delle traballanti carcasse elettroniche fa quantomeno rabbia. Non a caso i brani migliori del disco sono l'inedito "Deception Genesis" dove la band innesta le influenze elettroniche sullo scheletro del proprio stile e la vecchia "Du Nordavind" (da "Aspera Hyems Symfonia") che a parte alcuni sovraincisioni vocali e una veste più heavy rimane immutata nella sua essenza.

Francamente un disco inutile, che ha assunto valore solo per il marchio Arcturus e che appare più un capriccio di Garm (che sfogherà poi le sue "voglie elettroniche" sugli Ulver) che una convinta scelta artistica di una band, che ha sempre amato rischiare artisticamente parlando. Il consiglio, ovvio, è di evitare questo "Disguised Masters" come la peste (ancora di più se non avete mai ascoltato gli Arcturus) ma se proprio non resistete, cercate di ascoltarlo prima di acquistarlo, io vi ho avvertito...

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