RISE AND SHINE: Empty Hand
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26/07/2011Ritorno discografico per i Rise And Shine, una formazione svedese che ormai ha conquistato un posto d'onore nel panorama doom, e che ha occupato un posto indelebile nel cuore dei cultori delle sonorità dei seventies - eighties. In questa quarta fatica discografica, la prima sotto per la I Hate Records, il combo dimostra di essere in ottima forma e di godere di ottima salute proponendo delle sonorità altamente vintage grazie anche all'alchemica miscela di rock/psichedelia e NWOBHM; per averne una chiara idea basta ascoltare le struggenti ed emozionanti "Empty Hand" e "Empty Words". Il gruppo riesce anche a concedersi autentiche sfuriate metal durante l'esecuzione di "In The Arms Of Death" e "I Don't Belong", oppure proponendo dei brani con improvvisi e magistrali cambi di tempo come nella traccia "Someone Else's Share". Ciò che non si può non apprezzare in questa formazione è la loro continua voglia e capacità di riuscire a rivedere e reinterpretare in chiave doom tutti i trend e le sfaccettature del panorama musicale svedese. Citazione a parte merita la stupenda prova vocale di Josabeth Leidi che riesce ad essere l'autentico crocevia tra Janis Joplin e Marianne Faithfull e che, soprattutto durante l'esecuzione di "King Cliff", "Harmony And Noise" e "Dirty Tricks", raggiunge il suo personale apogeo. Inoltre, gli amanti dell'heavy anni '80 troveranno pane per i loro denti ascoltando le assassine "Another Trouble Mind" e "Too Much, Too Fast, Too Loud". Un lavoro, quindi, che riesce ad esprimere in maniera chiara ed inequivocabile la quintessenza del doom classico e solo.
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