SUBCONSCIOUS: ALL THINGS ARE EQUAL IN DEATH
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31/07/2008Quinto lavoro per i tedeschi Subconscious, attivi dal novanta e passati, come gran parte delle band minori in giro da decenni, attraverso molteplici tribolazioni e cambi di line-up. Questo nuovo album segue il precedente di due anni, e devo dire che non aspettandomi niente (ma proprio nulla) sono rimasto piacevolmente dal mix eccellente della band. I nostri propongono un death metal progressivo, ricco di tecnica ma anche di melodia e tutt’altro che ancorato a stilemi del passato, nonostante il nome dei mai dimenticati Death aleggi pesantemente durante tutta la durata del disco. Come si diceva poco sopra, i Subconscious in realtà inglobano al loro interno altre influenze, più moderne, come l’onnipresente death svedese (soprattutto Darkane e, per le vocals, Tomas Lindberg) o il metal americano meno ortodosso, con i Nevermore in prima linea. Una miscela esplosiva che non fa progionieri, e che riserve sorprese positivissime ad ogni brano. Da tenere d’occhio, insieme ai recenti (per modo di dire) Arsis.
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