REVOCATION: Netherheaven
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08/10/2022Sono ben otto gli album all'attivo per questi bostoniani. Il loro death metal, tecnico e progressivo, sembra essere stato assemblato utilizzando tutti gli ingredienti del genere. Pur essendo per intensità il loro sound decisamente nord americano, ci sono momenti in cui viene da pensare alla melodica raffinatezza dei Soilwork, o a certo death metal ancora fortemente influenzato dal thrash come è il caso degli At The Gates. A proposito di thrash: come non pensare a tratti al chitarrismo dei Testament? In particolare l'abbondanza e varietà degli assoli (non distorti a la Slayer) fa pensare a virtuosi del genere come Alex Skolnick o al tardo Chuck Schuldiner. Anche se il sound dei Revocation nel complesso è profondamente diverso da quello dei Death (e di tutte le altre band citate finora), è difficile immaginare che i floridiani non abbiano nulla a che fare con questa creatura. Potremmo andare avanti con gli Annihilator, in particolare nella strumentale "The 9th Chasm", ma la questione è piuttosto semplice: i Revocation fanno loro trent'anni di storia del genere, ne prendono tutto ciò che, da abili strumentisti e compositori quali con ogni evidenza sono, è utile e funzionale alla loro creatura e partoriscono una variante progressiva dello stesso. L'uso di un solismo classico, gli ovvi frequenti cambi di tempo e la ricchezza e varietà dei riferimenti fanno della loro ultima pubblicazione un'opera di un certo interesse.
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