SKYGLOW: Thousand Years of Terror
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23/09/2018I russi Skyglow approdano al loro primo album, dopo averci regalato il singolo “Sacred Self-Deceit” a giugno. Sound tecnico, ascrivibile al filone death metal, con eventuali altre definizioni ed aggettivi al seguito. Addentrandoci nello specifico, parliamo di “tecnico” e progressive, condensato di arzigogoli e sfumature che richiedono una certa abitudine e pazienza agli ascolti. Talvolta anche il concetto più rock del filone prog soggiace nelle note, un po’ come se i Mekong Delta spostassero il loro tiro ai Death, mescendo melodie più classicamente e puramente progressive al filone estremo. Scuola americana a profusione, con pindarici voli verso At The Gates e Svezia. Full-length che ribolle di idee e virtuosismi, artisti di spessore che regalano pezzi diversificati l’uno dall’altro, dimostrando di avere energia, non sapendo però ancora bene dove rivolgerla. Vulcano che letteralmente erutta, ma che finisce con il perdere di vista obbiettivi precisi, spegnendo inesorabilmente il proprio magma nelle acque tranquille dell’anonimato. Considerando la giovane età del project, vista passione innegabile unita ad una grande padronanza degli strumenti, i peccati diventano veniali. I russi dovranno solo lavorare per cogliere gli aspetti da focalizzare. Se sapranno tenere le fila potranno fare un sostanziale balzo in avanti, grazie ad emotività e competenza già vistosamente ravvisabili. Materia prima da plasmare, gli Skyglow sono la nostra scommessa per il futuro del death metal più progressivo. Godiamoci 'Thousand Years of Terror' intanto, foriero di buone intenzioni e già da ora in grado di solleticare l’interesse anche dei più esigenti.
Alexander Mokin
24/12/2018, 16:15
Thanks for your words! We will listen to your remarks to bring some great music in the future.