USURPRESS: Interregnum
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01/03/2018A due anni di distanza torniamo a parlare degli Usurpress, progetto musicale che ci colpì positivamente nel recente passato e che riesce a spiazzarci una volta ancora con un’uscita decisamente originale. Parliamo di death metal di stampo svedese, old school del paese di appartenenza a pieno titolo, con innesti strumentali di stampo progressive e jazz, il tutto avvolto da ambientazioni che oseremmo dire lisergiche. Commistione di vetusto estremo e progressivo, un’ideale filo conduttore tra Camel e Grave, il tutto lasciato scivolare via e capace di essere al passo coi tempi a tratti. Parliamo di approcci vocali che spaziano dal gothic dei Moonspell, fino all’heavy per poi tornare prepotentemente nel genere della morte. “Interregnum” è un ribollio di attitudini e tecnica al servizio di idee e libertà espressiva. In tal senso troviamo originale la fusione di ingredienti e per nulla destrutturato il come viene resa all’ascoltatore. Espressività che ci angoscia e poi dona adrenalina in un’ideale avanzata verso un obbiettivo che idealmente ci eravamo prefissati. Il disco è da sviscerare e ascoltare più volte, perché al di là di una grande emotività troviamo elementi tecnici di pregio ed una grande personalità. Disco che vi consigliamo vivamente, viaggio nel tempo e nello spazio multicolore nel quale non vi sentirete mai soffocati né da tecnicismi fini a sè stessi, né dall’esasperata voglia di passato. Voce che si perde nel buio di un abisso, ritrovandosi poi per magia in una vastità sconosciuta e che lascia a bocca aperta.
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