STEELHEART: Through Worlds Of Stardust

L'ultimo disco in studio degli Steelheart dovrebbe risalire ad una decina di anni fa. Considerate anche le eccezionali doti canore di Matijevic, viste le enormi potenzialità messe in luce nei primi due album, il loro ritorno in studio ha creato giustamente molte aspettative. 'Through Worlds Of Stardust' le ripaga solo in parte. Si tratta di un lavoro diviso in due anime, quella contenente le ballad, e l'altra che tende a mostrare i muscoli. La prima è di sicuro quella più convincente, quella in cui i brani funzionano bene, trasmettono passione e sono interpretati con trasporto. I brani hardeggianti non fanno la stessa figura, anche se il taglio moderno di "Come Inside" in particolare, e l'indole stradaiola delle altre canzoni risultano alquanto credibili - peccato solo per la qualità media delle composizioni: "un gran tiro, ma finisce a lato" (per usare una locuzione tanto cara ai telecronisti delle partite di calcio). Non memorabili, ma abili solo nella struttura ritmica. Da par suo Matijevic si destreggia con bravura su entrambi i fronti, anche se non pare riesca a raggiungere le vette stratosferiche di un tempo (il tempo passa per tutti). Tutto sommato, però, nei momenti in cui l'emozione è tangibile, la sua prestazione assume un taglio più lancinante, drammatico, e lo struggimento non tarda ad arrivare. A conti fatti 'Through Worlds Of Stardust' potrebbe rappresentare un buon trampolino di (ri)lancio, emergono le basi per riportare in auge una carriera troppo frammentaria, e diciamocela tutta, non proprio baciata dalla fortuna.