SEVENTH CRYSTAL: Wonderland
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16/03/2023Dopo gli ottimi responsi del primo atto discografico 'Delirium' che pose alla ribalta il singer Kristian Fyhr (uomo Frontiers visto che lo si vede anche nel progetto Ginevra, leggermente più metal oriented), si riaffacciano sulle scene gli scandinavi Seventh Crystal. Le aspettative riguardo il sequel erano ovviamente molto importanti, e diciamo subito che risultano ampiamente soddisfatte. Anche questa volta la miscela tra melodic hard e arena rock funziona alla grande, oltre alla versatilità di Kristian sempre più elemento cardine i brani si rivelano ancora una volta ricchi di armonia, di groove e spunti melodici di prim'ordine abbelliti quando occorre dalla presenza di synth, l'asciutta produzione è un valore aggiunto che esalta le qualità di tutti i componenti e il songwriting di Fyhr. Molto bella l'opener e "Higher Ground" che si tinge di pop ma "My Own Way" si rivela assolutamente esaltante, un hard rock molto vivace dal tipico taglio nordico. Se "Imperfection" e la ballad "In The Mirror" addolciscono un poco il clima facendolo con una certa eleganza "Next Generation" ci ridona un bel pieno di energia oltre a dei chorus trascinanti e le linee vocali di Kristian come al solito veramente di prim'ordine, splendida "Someday" avvincente nella strofa e ammaliante nel suo refrain dal penetrante aroma scandinavo. "Rodeo" rappresenta un bellissimo commiato, sulle scie di H.E.A.T. ed Eclypse con un guitar solo davvero molto, molto ispirato. Questo 'Wonderland' rappresenta senza alcun elemento di smentita una evoluzione delle qualità tecnico-compositive del combo svedese (divenuto sestetto con l'ingresso in formazione di Gustav Linde nella veste di secondo chitarrista), che si candida come validissima alternativa a colossi quali le due band sopracitate e in diretta concorrenza con One Desire e Artic Rain aggiungendo al settore una ulteriore ventata di freschezza. I complimenti, quindi, risultano essere d'obbligo.
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