KING OF HEARTS: 1989
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09/05/2011Standing ovation per la Avenue of Allies per aver finalmente reso giustizia a questo progetto che nel 1989 registrò questo fantastico pezzo di storia AOR che, a più di vent'anni di distanza trascorsi negli scaffali della Chrisalis, vieno oggi mostrato ai più. Bruce Gaitsch (Chicago, Madonna, etc) alla chitarra, Kelly Keagy (Night Ranger) alla batteria, il compianto Tommy Funderbunk alla voce, ed il bassista di Kenny Loggins George Hawkins al basso: con nomi di questo genere ci si aspetta una sorta di capolavoro. Già dall'opener "Working Man" i dubbi sono immediatamente fugati, west coast misto al più puro AOR, immaginiamo la pomposità dei Chicago mista ai Survivor con un pizzico di Poco e si avrà idea di che tipo prodotto abbiamo di fronte. Oltre all'opener abbiamo una sontuosa ballad, "Loving Arms", che è toccante per la sua bellezza e la classe espressa nelle melodie. Il brano più fuori tema, "Everyday", è un mid-tempo esaltante e penetrante, perfettamente interpretato da Kelly Keagy nella veste di cantante. Il sommo capolavoro è il brano di chiusura da dà il nome alla band, straordinaria l'atmosfera creata dai quattro, a tratti ricorda 'How Long' della Michael Thompson Band. Se si deve trovare per forza un difetto a questo disco si può pensare che i brani sono costruiti in tutto su una sorta di rock melodico con arrangiamenti prettamente west coast, una versione dei Giant con suoni più tenui per intenderci, come se quasi non abbiano volutamente schiacciato l'accelleratore fino in fondo; rimane comunque l'idea fissa di un prodotto magnifico, allora edito solo in Giappone.
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