BON IVER: I,I
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06/09/2019Quarta fatica discografica per i Bon Iver di Justin Vernon, artista che in qualche modo chiude il cerchio della propria esperienza con questo progetto. Ogni album è una stagione, in ordine inverno (For Emma, Forever Ago), primavera (Bon Iver, Bon Iver), estate (22, A Million) ed ora autunno. Non sappiamo se sia anche la fine di questa creatura musicale, certo è che 'ì,ì' è un disco ispirato, ricco di malinconia e di suoni, frastagliati colori che richiamano le tonalità della stagione a cui sono legati. Tappeto su cui foglie si adagiano l’una sull’altra, sfumature che disegnano il cielo, da cui poi caduche volteggiano per poi adagiarsi al suolo. Rock sperimentale, indie, musica elettronica e folk, il tutto in un condensato geniale di emozioni tra cui danzare, impasto di voci che potremmo definire gospel che poi carezzevole si poggia sulle armonie dei Bon Iver. Viene contemplato un tramonto, una stagione che diventa anche quella della vita in cui tutto si fa sereno, in cui si colgono i frutti di scelte che ora si accettano forse più che nell’immediato. 'i,i' è la carezza di un tiepido sole, la gentilezza che ci riporta anche un po’ indietro nel tempo, un savoir faire che in alcuni tratti ci ricorda il soul degli anni ottanta, di quelle contaminazioni vagamente dance che caratterizzavano quegli anni. C’è tanta sofisticatezza, ma anche gusto per le melodie, note che scivolano all’ascoltatore stimolando anche i più esigenti. Ingentiliti ci muoviamo leggeri, un attimo di pausa che riesce al contempo ad alimentare la nostra sete di sentimenti. Full-length dai lapilli di entusiasmo insperati, data la stagione rappresentata, come dicevamo poc’anzi forse sorretti da una profonda consapevolezza dei propri mezzi. Album a 360°, che va oltre le classificazioni e che non delude chi ha già incrociato Bon Iver. Auspichiamo venga aperto un nuovo ciclo e che non finisca qui l’avventura di una band che è indubbiamente distinguibile e capace di lapilli di classe sopraffini.
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