BACKLASH: Time To Impact
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08/11/2025Capita di rado, ma quando ti capita ne resti rapito. "Doing Time" rientra in quella categoria di canzoni speciali che ti rapiscono dopo pochi secondi. Ti rendi conto che merita un ulteriore ascolto, un altro ancora e via così. Il mood che riaffiora è quello intimo, notturno, sensuale, alla "Black Velvet" di Alannah Myles, canzone che ancora oggi riesce ad ammaliare durante gli airplay radiofonici. Ma ‘Time To Impact’ non si riduce alla sola "Doing Time". Il debutto dei Backlash pesca a piene mani dall’AOR di classe dei Bad English, Signal, Touch e Danger Danger, band di virtuosi delle melodie, autrici di sfavillanti album di rock adulto. Il trio nostrano ha assimilato bene la lezione, laureandosi con la lode già al primo esame sulla lunga distanza, registrando un dischetto che farà brillare gli occhi a molti tra gli appassionati di queste sonorità. Questo grazie ad una produzione impeccabile, da top band, ed una scrittura che tocca vertici elevati da mettere i brividi: "All On The Line", "Lost And Found", "Forever Night" e "Mirrorsplay" sono il frutto di musicisti che masticano la materia da veterani. Che però mostrano anche i muscoli, intonando lotte intestinali tra le tastiere e la chitarra elettrica, con quel piglio che mi ha fatto innamorare dei Touch, ma ovviamente la parte del leone è un privilegio riservato alle cascate di cori, magistralmente, orchestrati dal vocalist Massimo Ordine: un cavallo di razza, carismatico per l’intensità di ogni interpretazione e per la bellezza del suo timbro, scoviamo un eccellente talento vocale. ‘Time To Impact’ brilla di luce propria, per gusto musicale e per i sfavillanti arrangiamenti profuma di magia: in sintesi, killer album!


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