ISSA: Another World
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08/06/2024Nasce nello studio casalingo dei fratelli Martin (James, di cui è moglie, e Tom – Vega, Nitrate) l’ottavo disco in studio della bella Isabell Oversveen, meglio conosciuta come ISSA. Non rappresenta impresa ardua recensire un disco come ‘Another World’; trattasi di melodic rock scandinavo che si muove negli stilemi del genere scolpiti lavoro dopo lavoro da una quindicina d’anni, ciascuno in grado di distinguersi (nel bene o nel male) tramite quei dettagli che provano a definire e differire quel tanto che basta un sound oramai circoscritto e distinto. Se la cantante norvegese aveva smarrito la via con ‘Queen of Broken Hearts’, invero eccessivamente debole, ed era stata in grado di correggere il tiro con il successo ed ultimo ‘Lights Of Japan’, con il qui presente AW propone un lotto di canzoni compatte; il merito primo, e nobile, rimane il costante miglioramento della singer, ora in grado di sforzare meno la voce sulle tonalità più acute risultando maggiormente risoluta ed apprezzabile. L’opener “Armed and Dangerous” omaggia i cori da stadio di fine anni '80, quando il rock in salsa melodica era pane quotidiano per qualunque ascoltatore. Nel divertente singolo estivo tutto tastiere, ricordi e sorrisi “All These Wild Nights” possiamo apprezzarne il range vocale controllato e una prestazione elegante. Il lento “Only in the Dark”, tra gli apici compositivi (ed interpretativi), rende tributo alle Heart patinate di ‘Bad Animals’, con confortanti inserti di sax, notturni. Il secondo lento che troveremo più avanti, “A Second Life”, ricorderà ad alcuni di noi “One Kiss”, pezzo uscito l’anno scorso a nome Nitrate (dove Issa duetta). “Never Sleep Alone” alza il wattaggio e il tempo, ispirandosi alla prima Robin Beck. “The Road To Victory” rammenta noi che gli assoli in shredding mantengono il loro encomio, ancor di più se aggiungono valore a una canzone dal buon tiro. In assenza di veri filler, confermiamo ‘Another World’ come un lavoro da ascoltare e apprezzare, dalla rapida ed accessibile assimilazione. Un “variegato” drappello (si, forse anche “solito”) eccelsamente proposto da Isabell.
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