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06/09/2019Al debutto sulla lunga distanza i The Offering si mettono in mostra al grande pubblico con un sound mostrouso ed una tecnica sopraffina. Attraversano trasversalmente più sottogeneri, e passano dal metal classico al tecno-thrash, al power prog metal, al metallo estremo con una naturalezza che ha pochi pari. Il tutto corollato da aperture melodiche efficaci, e dalle linee vocali pulite (per buona parte) ora ariose, ora da growl profondi e tuonanti. La lista delle band da citare e che hanno influenzato il quartetto sarebbe davvero lunga, fatto sta che restiamo sempre in ambito a stelle strisce li dove a farla da padrone sono le sonorità tipiche della scena nord americana tra passato e presente: quando i passaggi armonici oscuri rimandano ai Metal Church d'annata, oppure ai migliori Nevermore, l'istante dopo le distorsioni fanno capolino al metallo alternativo/NU ed estremo dagli anni '90 in avanti. Al vocalist Alex Richichi il ruolo principe di mattatore, capace di addentrarsi in ogni sfumatura del disco con classe e potenza, in grado di spingere la band ovunque questa voglia andare sul piano stilistico. Ancora qualcosa da sistemare c'è, ma per un gruppo di questo livello ci vorrà molto poco per offrirci un nuovo lavoro superiore all'attuale.
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