DANGER DANGER: REVOLVE
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16/09/2009La paura più grande di ogni rock fans, senza dubbio, è quella assistere a presunte reunions dei propri idoli trovandosi di fronte ad una ridicola rimpatriata di vecchi compagni di scuola, spesso avvalorata da ritorni discografici di modesto valore, buoni unicamente per spillare qualche soldo raschiando il fondo di un barile oramai sempre più tristemente vuoto. Fortunatamente, e lo dico con tutta la gioia possibile, quanto appena enunciato non può essere avvicinato in alcun modo agli ultimi avvenimenti in casa Danger Danger: prima il ritorno all'ovile del figliuol prodigo Ted Poley, sempre indaffaratissimo tra collaborazioni varie e valide uscite soliste, e poi la lenta creazione di un come-back discografico di valore assoluto, il quale si insidia con veemente classe all'interno dei restati episodi delle uscite in studio della band americana, e ora è finalmente disponibile per appagare la fame di hard rock melodico di noi comuni mortali. Eh sì, perché 'Revolve' rappresenta senza possibilità di smentita alcuna il miglior modo possibile di riesumare con personalità un monicker importante come quello dei Danger Danger, riportato ai fasti dei tempi che furono grazie a undici composizioni in grado di trasudare briosa melodia da ogni singolo poro, illuminate e "beatificate" al massimo del proprio aureo splendore dal memorabile lavoro della sei corde di un axeman di classe come il bravo Rob Marcello. Produzione di livello superiore, cori leppardiani inseriti con sagace ridondanza, e un Ted Poley oggi più che mai a suo agio a raccontare con appagante ed istrionica ispirazione le storie contenute nei variegati brani del platter, ergendosi a vero e proprio paladino nelle interpretazioni di quelli che, come "Hearts On The Highway" e "F.U. $", sono destinati senza ombra di dubbio a tramutarsi in veri e propri classici all'interno del repertorio dell'irriverente quartetto americano. Una scommessa vinta a piene mani, senza se e senza ma, per un gruppo assolutamente magico nel riuscire sapientemente ad attualizzarsi senza perdere in alcun modo il proprio inconfondibile marchio di fabbrica.
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