DANGER DANGER: Screw It!
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16/03/2011Assoluta pietra miliare, una delle gemme più bistrattate della storia dell'hair metal, questo disco ha tutto: i brani, la tecnica, l'attitudine e la classe. Rispetto al suo predecessore ha un valore compositivo nettamente superiore, ha una continuità allarmante, la produzione stessa è eccellente e, via via che si prosegue nell'ascolto, si rimane increduli a pensare che all'epoca questo disco stentò ad entrare nella classifica di Billboard.v"Monkey Business" è il primo singolo, davvero incalzante nel suo incedere, incredibile inciso. "Beat The Bullet" è un altro pezzo da 90 con Andy Timmons sugli scudi, e la costruzione del pezzo che è da Oscar. "I Still Think About You" è la ballatona di turno, molto Warrant con un testo non propriamente fantasioso. Abbiamo anche brani più tirati, incisivi e hard come "Get Your Shit Together", oppure "Horny S.o.B." che però mantengono la rotta tracciata dagli altri pezzi del disco; menzione poi per "Don't Blame On Love", potenziale altro singolo, e l'acustica "Coming Home", misto tra l'omomina dei Cinderella e qualcosa dei Faces. Il dilemma della sorte di questo disco forse va ricercata nell'anno di pubblicazione, ovverosia tutte le band stavano sterzando verso qualcosa di più duro, dagli Skid Row ai Warrant, dai Van Halen agli Extreme; il grunge stava per giungere e i nostri amici dei D2 propongono un disco che sarebbe stato perfetto almeno un paio di anni prima, troppo "leggero" e commerciale e troppo poco "vogliamo essere più cattivi dei Pantera". Rimane una sorta di capolavoro, la pietra tombale dell'hair metal che oramai si era già tramutato in street, sleaze o chi per esso.
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