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DEF LEPPARD: Mirror Ball Live And More

data

05/06/2011
80


Genere: Melodic Hard-rock
Etichetta: Frontiers Records
Distro:
Anno: 2011

Primo live ufficiale della band di Sheffield che ci offre una sorta di greatest hits, anche se già in passato, con vari dvd e vhs, ci avevano regalato le loro performance perfette a livello quasi maniacale. D'altronde il suono della band è praticamente impossibile da replicare e ancor di più lo è dal vivo. Il disco comunque sembra avere pochi overdubs ad eccezione di qualche parte vocale di Joe Elliot che comunque, sulle parti più spinte, oramai si limita ad urlare di gola e non è di certo piacevole. L'altro dilemma è la parte da assoluto comprimario che svolge Vivian Campbell oramai da vent'anni che si vede obbligato a lasciare la scena a Phil Collen. Le divagazioni soliste di quest'ultimo sono talvolta irritanti e fuori luogo (oltre ad essere tecnicamente scarse), un vero paradosso conoscendo il valore di Vivian che è dieci spanne sopra il suo collega (speriamo nel prossimo Riverdogs, quindi). A livello di scaletta ci sono ben poche sorpese, best of allo stato brado, ottima e da segnalare la versione di "C'mon, C'mon" estratta dall'ultimo 'Songs From The Sparkle Lounge', la pessima versione di "Love Bites" (pezzo impossibile da rendere dal vivo, lasciate stare quindi), e la toccante "Bringin' On The Heartbeat" dove il fantasma del rimpianto (e vero genio della band) Steve Clark aleggia nelle arene statunitensi. La band inglese ha il gran pregio di suonare venti pezzi di cui tutti sono singoli da primo posto in classifica, quindi è impossibile rimanere impassibili di fronte a quest'opera. Altro plus è che il disco contiene tre pezzi inediti di prim'ordine: "Undefeated", che è un ottimo mid in pieno stile Leppard; "Kings Of The World" che si rivela un ballatone con tanto di piano molto Queen nell'intro e, forse, un po' troppo banale nelle strofe ed inciso. Il disco si chiude con l'affascinante up-tempo di "It's All About Believin'". Un lavoro comunque sorprendente per l'ottima qualità, resa sonora e per gli splendidi brani inediti che fanno ben sperare per un prossimo futuro perche' il Leopardo Sordo ci sente benissimo ed è più vivo che mai!

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