H.A.R.D.: TIME IS WAITING FOR NO ONE
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10/05/2010In relazione all'uscita dell'album Traveller', avvenuta due anni or sono, mi ricordo di aver fatto notare nella mia recensione come l'allora frontman Zoltan Batky-Valentin rappresentasse probabilmente il punto di discussione maggiore riguardo alla proposta musicale degli ungheresi H.A.R.D., visto e tenuto conto di un'abilità ed un carismo canoro non propriamente impressionante. Non so se la band abbia avuto l'occasione di leggere o meno la mia recensione, ma qualcosa deve essere comunque accaduto se il gruppo ha optato, in questo secondo studio album, per affidare le parti dietro al microfono allo storico singer dei Baltimoore Björn Lodin, scelta legata anche ad un cambio di sound piuttosto radicale per gli H.A.R.D. stessi, passati dal loro tipico hard-rock melodico tinto di sfumature AOR ad un classico hard-rock ben giocato su un approccio più volutamente bluesy, comunque non spogliato in toto del tocco melodico intravisto in precedenza. Il risultato è racchiuso in undici tracce probabilmente non memorabili ma in possesso di alcuni validi spunti compositivi, il tutto confezionato dal pulito lavoro di produzione del già citato Lodin, occupatosi in prima persona anche delle fasi finali di mix e mastering. 'Time Is Waiting For No One' è un cd che non fallisce nel far evolvere in meglio la proposta musicale degli H.A.R.D., portando alla luce le reminescenze dal sapore maggiormente blueseggiante sin qui solo accennate nel sonwriting degli hard-rockers ungheresi. Ci aspettavamo un ovvio miglioramento, e così fortunatamente è stato.
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