VENGEANCE: BACK IN THE RING
data
19/06/2006Ecco una notizia più che succulenta per tutti gli amanti delle schiaccianti sonorità hard-rock, i quali avranno la possibilità di gustarsi l'ottimo ritorno di una delle formazioni più dirette e senza fronzoli di tutto il panorama internazionale: sto parlando dei Vengeance, formazione teutonico/olandese salita agli onori delle cronache negli anni ottanta grazie ad alcuni granitici album, primo tra tutti il tutt'ora ricercato e rinomato "Arabia". Dopo la pubblicazione dell'ultimo vero album "Back From Flight 19" nel 1997, seguito tre anni più tardi dalla raccolta di materiale inedito "Wings Of An Arrow" (proveniente dalle sessioni concentrate nel biennio 1990/92, tutte a carico della formazione in cui comparì anche Ian Parry), i Vengeance si riuniscono per dare alle stampe il solido ritorno "Back In The Ring", un cd di puro hard-rock senza compromessi che farà la felicità di tutti i puristi più accaniti del genere. Per i meno informati va detto che quella dei Vengeance è una proposta adagiata su un hard-rock europeo quadrato e potente, vicino alle proposte di acts quali Shakra e Evidence One, il tutto unito al tocco leggermente epicheggiante e quasi solenne tipico dei Crystal Ball. Un tappeto strumentale massiccio e senza fronzoli quindi, caratterizzato da un positivo lavoro di produzione capace di restituirne una registrazione avvolgente e "in your face", elemento che tende senza dubbio a dare smalto e risalto a undici composizioni tipicamente scuotiossa. Nel lavoro sono inoltre presenti, in qualità di veri e propri guest d'eccezione, personaggi del calibro di Michael Voss (Casanova, Silver, Mad Max), Arjen Lucassen (Ayreon, oltre che vecchio componente degli stessi Vengeance) e Mat Sinner (Sinner, Primal Fear), tre nomi che vanno ad apportare il proprio bagaglio esecutivo e di esperienza ad un album già di per sé assolutamente coinvolgente, che va ad inserirsi indubbiamente all'interno dell'ipotetica lista della spesa. Un gruppo in palla quanto basta, undici composizioni di buon livello, ed infine un sound che rende giustizia allo spirito tipico dei Vengeance: ecco il biglietto da visita utilizzato dalla band europea per la propria risalita sul ring, un ritorno che gli consegna subito la vittoria per meritato ko tecnico. Diretto e debilitante, come un guantone sul viso ad opera di un pugile professionista.
Commenti