FORMLOFF: ADJO SILØ
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09/07/2007Cos’è sta roba? Domanda lecita appena si mette dentro lo stereo questo “Adjo Silø” degli scandinavi Formloff, band che in tutta onestà non avevo mai sentito nominare ma che a vedere alcune review strombazzate sul loro sito univano molteplici stili musicali per produrre ‘una mistura musicale ai confini della genialità’ (parole testuali di una recensione estera eh). Peccato che tra genialità e buffoneria ci sia una linea sottile, sottilissima, e i Formloff fanno la figura di un equilibrista obeso che cade fatalmente e senza speranza dalla parte sbagliata. Descrivere “Adjo Silø” è peraltro molto semplice, anche se di difficile attuazione pratica: munitevi di cinque o sei impianti audio (va bene anche il pc o l’iPod collegato alle mini casse), e infilate in ognuno di essi un disco totalmente diverso dagli altri. Black metal, pop, elettronica, Brian Eno, eccetera eccetera. Fateli partire in modo che suonino contemporaneamente o, ancora meglio, ognuno un pezzetto alla volta senza fermarsi, come si trattasse di un brano unico. Ecco i Formloff! E’ facile dire insomma che ci siano buoni spunti; anche nel romanzo più bieco ci sarà almeno un frase corretta e scritta con abilità. Tutto qui. Personalmente non ho altro da dire (forse che avrei voglia di abbassare ulteriormente il punteggio per via della grafica criminale del cd, che ha reso la trascrizione dei titoli una tortura che renderà senz’altro più ricco il mio oculista). Se cercate sperimentazione, destabilizzazione o altro rivolgetevi altrove, magari ai TMK che hanno partorito un disco (“Pilot”) che andrebbe posseduto da chiunque apprezzi la buona musica, sperimentale e non. I Formloff possono tornare nel dimenticatoio.
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