THE TANGENT: COMM
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16/10/2011Tornano i The Tangent, la creazione prog di Andy Tillson il quale, con una formazioni quasi del tutto rinnovata, ci propone un concept di cinque pezzi per quasi un'ora di musica incentrato sulle telecomunicazioni. L'argomento viene trattato dagli esordi sino ai giorni nostri, citando tutti i pro ed i contro che questa forma di comunicazione ha comportato nel tempo. La band, inoltre, ha voluto rimarcare con questo disco la sua attenzione per l'argomento inserendo addirittura un solo di chitarra scelto tra tutti quelli inviati dai fans attraverso il web (la forma di comucazione più moderna). Venendo invece all'ascolto di questo 'Comm', però ci accorgiamo che qualcosa non quadra del tutto, come per contro ci aspetteremmo da questa band. 'Comm' ha tutte le caratteristiche dei classici album dei The Tangent: sonorità prog anni '70 e '80 con grande divagazione e sperimentazione, oltre all'onnipresenza delle tastiere di Tillson. Ma in alcuni passaggi ci sono delle forzature e delle esasperazioni tecniche che non rendono il disco uno dei migliori della band, come avviene in "The Mind's Eye" e in "The Wiki Man". Meglio, ad esempio, per quanto semplice e lineare, "Shoot Them Down" e "The Support Guy". Questa volta gli ingredienti ci sono tutti, ma la band non è riuscita ad amalgamarli al meglio come aveva fatto altre volte. Intendiamoci, non si tratta di un disco brutto o fatto male, ma sicuramente ci si aspettava di più vista la qualità del passato. Da segnalare però la prova del giovanissimo chitarrista Luke Machin che mette in mostra indubbie qualità per un giovane ventiduenne, e la solita stupenda copertina di Ed Unitsky.
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