MORIBUND MANTRAS : Golden Void
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01/12/2020Secondo lavoro in studio per i tedeschi Moribund Mantras, progetto che unisce apocalittiche ed occulte atmosfere, mescendo generi diversi. Il progetto si muove tra il concetto di black e rock, toccando sabbiosi e mortiferi istanti stoner su una base doom. Un sound certamente inusuale, per intrecci ricreati, senza mai impantanarsi in cadenze e sviluppi monolitici, ma lasciando trasparire una decadenza certamente inusuale, con tratti che per solennità ricordano anche l’heavy. Cinque pezzi dal minutaggio corposo, per un lavoro che esprime disperazione, ma anche oppiacee velleità. L’anima black si mescola allo stoner, creando certamente insolite ambientazioni, sicuramente personali e che, un po’ per mentalità un po’ per natura, solitamente non vengono accostate. Golden Void invece è lato di una medaglia in cui il deserto viene ricoperto da gelo, per poi riflettere caleidoscopiche luci e trame lisergiche, così da rapire l’anima e fermarla in un fotogramma di mestizia. L’interpretazione vocale oscilla tra i filoni sopra descritti, tra drammatiche digressioni di chitarre e ritmiche che per struttura portano ad un epico e solido crescendo. Riconosciamo ai Moribund Mantras il merito di creare qualcosa di insolito, certamente ricercato e per nulla schiavo di clichè, così che le attitudini degli artisti risultino libere e difficilmente catalogabili. Sinceri complimenti a questi artisti, che meriterebbero molta attenzione per ciò che hanno messo in campo.
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