STEVE HOWE: Love Is
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10/08/2020Autentica leggenda del panorama prog rock, il chitarrista di Yes ed Asia torna alla ribalta con il suo nuovo disco solista, a 9 anni dal suo ultimo "Time", interamente strumentale. Questa volta il fenomenale musicista ci regala cinque pezzi dove protagonisti sono solo gli strumenti, alternati ad altri cinque che sono invece cantati dallo stesso Howe e dal bravissimo Jon Davison (che si occupa anche del basso nelle tracce non strumentali), vocalist statunitense in forza agli Yes dal 2012. Howe mostra, oltre alla solita comprovata abilità strumentale (messa in mostra tra chitarre elettriche, acustiche, steel guitar, tastiere, percussioni e basso sulle tracce strumentali), un songwriting ispirato e fresco: ad essere celebrati in questo disco, per dichiarazione dello stesso artista, sono l'amore (per le persone e la natura) e la bellezza che ne deriva, fonte ispiratrice di arte e musica. L'album è fluido, equilibrato e riuscito: alcune strumentali sono veramente belle (lo stile di Steve è nettamente riconoscibile nelle melodie emozionanti di "Fulcrum", "Beyond The Call" e "Pause For Thought") e fanno da contraltare alle tracce "vocali", dove sugli scudi emergono l'ottima "See Me Through", la bellissima "Love Is A River" (canzone "emblema" del disco che vive di forti emozioni e differenti stati d'animo), la briosa "Imagination" e la sognante "On The Balcony". Al netto di qualche traccia buona ma meno riuscita, seppur sempre di livello tutt'altro che scarso (la jazzata "Sound Picture", "It Ain't Easy"), "Love Is" non deluderà nessum amante del grande Steve: comporre un album del genere, a 72 primavere suonate, non fa altro che dimostrare, per l'ennesima volta, di che razza di musicista stiamo parlando.
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