THE CLAYMORE: SYGN
data
11/05/2009Dopo cinque anni di silenzio i The Claymore tornano in studio per registrare 'Sygn', lavoro che succede al disco d'esordio 'Monument'. Approdato alla corte della connazionale Black Bards Records il combo tedesco cerca di farsi largo nel marasma di gruppi che affolla il settore proponendo un sound che tenta di esulare dal solito Power Metal per mezzo di incursioni di US Power, Heavy, NWOBHM e chi più ne ha più ne metta. Come non citare poi la band New Wave per eccellenza, gli Iron Maiden, visto che il cantante Andreas Grundman si rivela un fedelissimo emule del buon Bruce Dickinson. Purtroppo però questo tentativo di "personalizzazione" del sound non convince granché per via dell'onnipresente spettro dei mostri sacri del passato che se ne stanno pronti a donarci quell'impressione di già sentito che tanto scoccia in questi casi. Dalla loro i The Claymore hanno il merito di aver messo insieme un lotto di brani validi e di facile ascolto, più o meno, che lasciano emergere le loro qualità tecniche. Dalla più che mai classica "Angel's Assassination" alla clamorosa "Borderline", che spinge meno sull'acceleratore per lasciare spazio ad un'apertura melodica di tutto rispetto. Per il resto tra richiami a band come Edguy, Rage, improvvise schitarrate alla Iced Earth e la voce di Grundman c'è davvero da perdersi, tra le banalità di un pezzo che più Power non si può come "Eternal Glory" e take come "27 Years" che riesco a dire qualcosa di più. Insomma, è difficile tirare le somme. Alla fine dei conti di questo 'Sygn' si può dire tutto e niente, se non che lo ritengo un prodotto destinato principalmente agli amanti delle band classiche del settore e che potrà farsi piacere, od odiare a morte. Certo è che ai The Claymore bisogna chiedere di più per poter fare il "salto", ma anche così non è male. Insomma, ascoltatevelo.
Commenti