SUN CAGED: ARTEMISIA
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16/04/2007A quattro anni dal debut, ecco tornare gli olandesi Sun Caged: della precedente line-up è rimasto solo il chitarrista e mastermind Marcel Coenen, quindi tutti i paragoni col precedente prodotto sono abbastanza difficili visto che si tratta, a tutti gli effetti, di una nuova band. Bisogna subito dire che il songwriting è il vero punto di forza dell'album: umori diversi si mescolano facendo salda presa su una forte e resistente base progressiva. Echi arabeggianti, aperture melodiche "AOR-oriented", serrate partiture di tastiera e grandi vocals sono i punti che fanno ben capire all'ascoltatore che si troverà di fronte ad un prodotto interessante ed innovativo, anche se non in modo eccessivo. Le dieci canzoni ci portano nel mondo di Artemisia, in cui sembrano coesistere suoni e ritmi spesso in contraddizione fra di loro: vedi, per esempio, "Engelbert The Inchworm" in cui si amalgamano fra di loro tastiere dal sound alieno con vocals e ritmiche new metal/estreme; o la successiva "Afraid to Fly" che risulta una ballad atipica, melodiosa ma al contempo con un sottofondo ritmico particolare. In definitiva dieci pezzi ben scritti ed interpretati dalla band dei Paesi Bassi, che riesce così a mettere nei nostri stereo un disco particolare e di spessore. Anche la produzione ed il missaggio, veramente ottimi, danno il loro contributo alla buoan riuscita del platter, che io consiglio a tutti glia ppasionati delle sonorità progressive.
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