SYMPHONY X: Underworld
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11/08/2015Nell'ultimo decennio Russel Allen e compagnia bella se la sono davvero presa comoda visto che hanno pubblicato la miseria di tre lavori, tutti e tre di qualità non strabiliante nonostante non possiamo assolutamente porre rilievi da un punto di vista squisitamente tecnico, sicuramente la volontà è quella di lasciare più spazio ai propri personali progetti. Nel precedente 'Iconoclast' la band ci aveva fatto scoprie il suo lato più feroce e questo andazzo viene replicato anche in questa nuova release dove la prepotenza heavy/thrash abbinata ad una maggior ruvidità nel sound prende spesso il sopravvento sulle parti prog. Tutto questo non possiamo non notarlo già nell'opener "Nevermore", che senza tanti convenevoli mostra le reali intenzioni della band. Purtroppo è forse l'unico pezzo tra i più crudi che si salva, visto che altri come “Kiss of Fire”, la pachidermica “In My Darkest Hour” e "Charon", una mattonata su cui vengono incollate sonorità arabeggianti senza costrutto deluderanno la maggior parte dei fan. “Run with The Devil” vorrebbe controbilanciare in parte tutta questa violenza riversata cercando di recuperare una vena prog, ma il refrain forzatamente AOR rischia di rovinare il tutto. Gli episodi migliori li possiamo rintracciare in "To Hell And Back" dove si rievocano quelle atmosfere maestose e raffinate di inizio carriera grazie anche allo squisito tocco di Pinnilla che ben interagiscono con i passaggi decisamente più tirati e dove Romeo riesce a tirar fuori quella fantasia compositiva pressochè irreperibile nel resto del cd, e nell'ottima "Legend", segnata dal martellante drumming finalmente ispirato di Jason Rullo che chiude di un lavoro con luci e troppe ombre, sicuramente sotto la media della discografia della band del New Jersey. Russel Allen, nonostante la solita impeccabile performance vocale, non può mettere sempre una pezza laddove il songwriting perde colpi e alcune songs riescono a malapena a reggersi in piedi.
Frago
11/08/2015, 14:54
A me piace molto, ma sono un fan dei loro ultimi lavori, avendoli apprezzati con Paradise Lost e poi con Iconoclast. Capisco comunque la delusione per chi era abiutato a ben altro.
Matteo
14/08/2015, 10:21
Gran bel disco