SOULFLY: 3
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28/11/2005Max Cavalera di errori discografici nella sua carriera ne ha fatti ben pochi; è tuttora difficile sindacare sul divorzio e conseguente uscita dai Sepultura, soprattutto dopo quello che gli ex compari hanno combinato senza di lui. Purtroppo questo “3” rappresenta un’eccezione fuori programma per un artista che si è sempre dimostrato valido, poliedrico ed affamato; chiamato a proseguire la sua avventura solista dei Soulfly dopo l’effimero “Primitive” (un signor disco che peccava di superbia nel costruire le sue fondamenta solo ed esclusivamente sui numerosi special guest), Max cambia di nuovo line-up e sforna un disco semplicemente debole e moscio. Nonostante i primi tre brani promettano bene, o quantomeno promettano un album in tipico stile Soulfly di buona qualità, “3” diventa ben presto un noioso sottofondo musicale di cui si può onestamente fare a meno. “One” (con la partecipazione vocale di Cristian Machado, singer degli Ill Niño), la tanto strombazzata “Tree Of Pain”, “Call To Arms” o la discreta e potente “Last Of The Mohicans” non si impongono come dovrebbero e mostrano la corda in più di un’occasione. Il resto del platter è formato da brani trascurabili che non passeranno certo alla storia, se si esclude l’originale tributo alle vittime dell’11 Settembre, appunto “9-11-01”, nient’altro che un minuto di silenzio. Il minuto di silenzio, oltre che per i poverini di cui sopra, bisognerebbe però farlo anche dopo aver ascoltato “3”, passo falso fortunatamente figlio unico, per adesso.
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