SHARK ISLAND: GATHERING OF THE FAITHFUL
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10/07/2006Venuti agli onori delle cronache per la pubblicazione, nell'anno di grazia 1989, dello stupendo "Law Of The Order" (che fece da seguito a due precedenti indie releases), album che tributò alla band i giusti onori per il proprio grande gusto melodico (ma che non riuscì a consacrarli, per diversi e molteplici motivi, all'interno della cerchia degli eletti delle sonorità hard melodiche), i rockers statunitensi Shark Island tornano alla carica dopo una quindicina d'anni di assoluto silenzio, apportando al proprio sound alcune particolari novità. Lo stile intrapreso dal gruppo durante la loro unica uscita ufficiale, infatti (adagiato su un tipico hard melodico americano di origine ottantiana), viene sostituito nel nuovo "Gathering Of The Faithful" da un hard-rock improntanto maggiormente su influenze settanta/ottanta di vaga ispirazione Zeppeliniana, un cambio stilistico che, sinceramente, il sottoscritto è riuscito ad apprezzare solo in piccola parte. Se è vero infatti che i tredici brani inclusi nel qui discusso dischetto dimostrano di possere un buon feeling musicale nel loro incedere cadenzato e datato, d'altra parte sembrano putroppo latitare in maniera piuttosto evidente per quanto concerne il lato del puro coinvolgimento emotivo, contenendo al proprio interno melodie che faticano ad esplodere nella giusta ed attesa maniera. I fans stessi del gruppo d'oltreoceano, tra l'altro, penso non digeriranno facilmente tale inatteso e deciso cambio stilistico, il quale si attenua, ad esempio, in tracce come la graffiante "Go West" (titolo profetico?) o nella delicata suite "Looking For The Sun", contraddistinta da un pacato e toccante incedere. Un come-back particolare quindi, il quale farà sicuramente la gioia di buona parte dei fans più accaniti della band, ma che lascierà contemporaneamente qualche dubbio a tutti coloro hanno apprezzato la band per il loro storico "Law Of The Order", indiscutibilmente lontano per attitudine e caratteristiche al qui recensito "Gathering Of The Faithful". Niente di indisponente, sia chiaro, solo un cd che avremmo voluto ascoltare in vesti differenti.
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