RAM ZET: INTRA
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28/07/2005I Ram Zet sono un' altra delle grandi promesse della scena avantgarde black norvegese, partiti con un esordio a dir poco confusionario come "Pure Therapy", seguito dall' ottimo "Escape" arrivano oggi al loro terzo disco: "Intra" rappresenta un ulteriore affinamento del sound del gruppo, forse il disco in cui tutti gli elementi stilistici sono meglio miscelati, sicuramente quello di maggiore impatto e omogeneità musicale. "Intra" catapulta l' ascoltatore in un mondo musicale in cui le vocals alla Dani Filth di Zet (leader e factotum della band) s'incrociano con quelle eteree di stampo gothic della bellissima Sfinx, all' interno di un marasma musicale in cui black, progressive, fusion, ritmiche alla Meshuggah e ricami tastieristici-elettronici, vengono squarciati dal violino della dolce Sareeta (presente come guest negli Asmegin). Un sound complesso e ricercato che richiede più ascolti affinchè il disco sia assimilato, ma che fa dei Ram Zet una band unica e meritevole di attenzione: in quasi un' ora di musica Zet e C. fanno di tutto per esprimere la follia e la disperazione su cui s' incentra il concept guida della loro discografia; ma grazie ad un approccio maggiormente heavy e quadrato l' attenzione non cala mai e soprattutto la tentazione è sempre quella di tornare ad ascoltare il cd. Certo l' abbandono dell' ottimo bassista Solem (sostituito in maniera un pò anonima da tal Jon) si sente e la cura maniacale dei dettagli e l' ambientazione "eterea" di "Escape" sono andate un pò perse, in favore di un sound più oscuro e potente, ma dopo un pò di disorientamento iniziale anche chi ha amato la precedente opera dei Ram Zet non potrà che apprezzare anche questo "Intra". Inutile parlare dei singoli brani, visto che il disco si sviluppa come un unico continuum musicale (al pari di "Escape") da segnalare, invece, l'ottimo artwork (era ora visti i pessimi precedenti) e la produzione deluxe di Daniel Bergstrand, insomma un disco promosso a pieni voti, non vi rimane che farlo vostro.
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