Mettere a disposizione le canzoni degli artisti che produce e dare la possibilità di scaricarli gratuitamente: è questo l'interessante progetto portato avanti dalla label Ekleipsi, che si presenta quasi come una possibile soluzione al problema della pirateria che da tempo afflige l'industria musicale. Certo, trovarsi di fronte ad un lavoro grandioso e non poter godere del disco originale è un peccato, ma d'altra parte l'iniziativa permette di ascoltare musica senza problemi e scoprire nuovi aritsti per cui andrebbe sfruttata molto.
Parliamo ora di uno dei gruppi scritturati da questa etichetta, il duo milanese HoH, al debutto con l'album 'Hiems'. Se il dark-ambient si fa strada prepotentemente tra i sei pezzi diventando l'elemento contraddistintivo del loro stile, ci sono strumenti quali le chitarre e soprattutto le tastiere che contribuiscono e impreziosiscono il risultato finale. Il disco è incentrato sul tema della glaciazione e del freddo e a questo scopo i rumori naturali e i droni delineano il paesaggio e i ghiacci oltre che creare le atmosfere - dalla più malinconica a quella più cupa - che la musica evoca. La natura comincia a manifestarsi nella sua solitudine con l'opener "Das White Out Premonition", per passare a "", dove le tastiere esprimono un senso di mistero alternato a un lamento molto sentito nella seconda parte, e a "Frost bite in cui queste sensazioni vanno ad aumentare di intensità e le chitarre in tal senso cominciano ad emergere. "Hibernation" è il pezzo che presenta un lato nuovo di questo paesaggio, quello più suggestivo e magico, quasi a volerci mostrare i ghiacci nella loro magnificenza, mentre in "Crushing" i rumori naturali e i riff di chitarra si fanno sentire con insistenza, lasciando l'impressione che la bufera stia per scatenarsi. "De Creation" conclude il disco proponendoci una melodia bella e particolare dove la tastiera acquista sonorità nuove dal gusto un po' antico.
Ma, ahimè, anche questo album non ci risparmia una pecca che in questo caso è la durata dei brani. Per carità, non voglio dire che non mi piacciano le canzoni lunghe dai quindici ai venticinque minuti, semplicemente penso che biosgna saper come variare bene la musica, pensando anche all'ascoltatore che deve tenere bene impegnati mente ed orecchie più del solito. Seza negare la validità e le idee interessanti di 'Hiems', se i primi ascolti possono dare l'impressione di un disco difficile da ascoltare, nei successivi si vedono bene i lati positivi di questo lavoro.
Gli amanti del gothic e dark metal lo troveranno di loro gusto, ma anche chi preferisce altri genere è consigliato accostarsi a questo disco, d'altronde è gratis!
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