MY DYING BRIDE: ANTI-DILUVIAN CHRONICLES
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23/08/2005Eh no, eh no. Stavolta no! Ok, la Peaceville é sempre stata un'etichetta seria che ha lavorato sempre ottimamente nel campo del Doom metal e in genere della parte più oscura di essa, producendo dischi di gruppi celeberrimi, é vero anche che i My Dying Bride sono un gruppo super-collaudato sulle scene ormai da quindici anni esatti, ma é anche vero che sembra che i due abbiano trovato un modo intelligente e neanche tanto velato per mettere a dura prova la pazienza e il portafoglio dei propri fans circa tre anni. A parte i vari DVD/VHS usciti quasi uno dopo l'altro contenenti più o meno lo stesso materiale posto in ordine (logicamente) differente, ma ora siamo di fronte alla "classica" raccoltona definitiva: 'Anti-Diluvian Chronicles' dovrebbe rappresentare per la Peaceville il classico biglietto da visita (composto da ben 3 CD e da un libretto alquanto consistente) per presentare i My Dying Bride al ragazzetto che ancora non ha mai avuto l'onore di ascoltarne nulla. Ma il neofita non troverà alcun materiale supplementare che non sia possibile reperire nelle edizioni standard dei singoli album, a parte tre canzoni remixate dall'ultimo album in studio ('Songs Of Darkness, Words Of Light' del 2004) e una versione rara di "The Forever People" live at Dynamo '95 (inclusa peraltro nell'edizione del 1996 dell'album 'The Angel And The Dark River'). Grafica e booklet sono comunque di altissima qualità, e proprio nel booklet é presente una lunghissima intervista fra Aaron Stainthorpe e Dom Roland nella quale si ripercorrono tutte le tappe del cammino artistico/musicale dei MDB dagli esordi fino ai giorni nostri, ma tutto ciò non penso sia sufficiente a giustificare un'operazione che definire puramente commerciale sarebbe semplicemente eufemistico. Se potessi averne la facoltà urlerei in faccia agli alti papaveri della Peaceville tutto il mio disappunto per un'operazione inutile, dispendiosa e in un certo senso prepotente, che gioca sull'affetto dei fans verso un gruppo finora onesto, per raffazzonare money a volontà.
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