MY DYING BRIDE: EVINTA
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14/07/2011Vecchi brani rivisti e riarrangiati in questo doppio CD. Ma non è sufficiente a discrevere 'Evinta' perchè, in pratica, è un nuovo album a tutti gli effetti. Quelle proposte sono versioni talmente elaborate e stilisticamente diverse rispetto alle originali che i brani suonano assolutamente come nuovi. Un lavoro enorme di rielaborazione che trasforma i classici della band in suite orchestrali, sinfoniche, in cui sono gli strumenti acustici a tracciarne le melodie ed a strutturarli come operette classiche. Il discanto di Aaron e l'ugola di un soprano, poi, si alternano di composizione in composizione enfatizzando il senso drammatico di un disco autunnale e malinconico come da sempre i My Dying Bride ci hanno abituati, e nell'occasione ancora più profondo, intenso. Questo grazie anche alla partecipazione all'opera di Johnny Maudling - Bal Sagoth - il quale si occupa dei nuovi arrangiamenti badando al necessario, senza strafare, calandosi nell'universo emozionale della band inglese con umiltà e partecipazione. Un lavoro da camera, quindi, che accosta i doom-deathster a realtà consolidate come Dark Sanctuary ed Elend, ma personale, introspettivo, in cui è sempre evidente la loro poetica desolata e dolorante, romantica e decadente. Gradazioni ambient fanno il resto, coprendo 'Evinta' con un velo d'inquietudine quando le aperture orchestrali scemano verso la dilatazione sonora prima, nel silenzio dopo. Per diventare, infine, grandiosamente arte. Disponibile anche in versione deluxe edition in tre CD e cinque brani in più.
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