THE ANSWER: EVERYDAY DEMONS
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26/02/2009Avrebbero dovuto incollare sulla custodia del CD il simbolo che segnala la presenza di materiale altamente esplosivo. E' come se invece di un chitarrista ce ne fossero quattro. Questo rende "Every Demons" un disco pericoloso che da un momento all'altro rischia di deflagrare causa massiccia presenza di elettroni. Aspettative ben ripagate, quindi, e nonostante al varco del secondo lavoro la band nord irlandese si mostra matura e quadrata come una band storica con alle spalle anni ed anni di dischi e concerti. Chitarre, chitarre e sempre chitarre in prima linea, sboccate e maleducate, come nel trittico iniziale "Demon Eyes", "Too Far Gone" e "On And On". Inzio a sprombattuto, fulminante, che introduce un album che farà a lungo parlare di sè e che conferma le qualità di una band destinata a lasciare segni evidenti nel panorama del rock duro degli anni a venire. Melodie vincenti e linee vocali irresistibili fanno il resto, ma è soprattutto la voce di Corman Neeson a scatenare l'incontinenza dei neuroni che si pisciano addosso ad ogni suo vocalizzo. Ugola calda, magnetica ed allo stesso tempo nervosa, irrequieta. Inoltre, di una goliardia infettiva. Basta guardare uno video qualsiasi della band. C'è da dire anche non tutto funziona a dovere quando i nostri si cimentano nelle ballad. "Cry Out" e "Comfort Zone" non riescono ad entusiasmare come quando si sfoggia potenza. Però diventano episodi a sè stanti quando c'è molto altro ancora scoprire: "Why'd You Change Your Mind sembra registrata nel 1972; Pride e Tonight", brani più melodici e misurati del lotto hanno quella grazia sbarazzina e ruffianotta contagiose; Dead Of The Night pare scritta a quattro mani con Angus Young. Ancora, la produzione esalta le composizioni rendendo i suoni grassi e spugnosi, come se un rotolo di cellulite si fosse adagiato sul mixer a causa di un'overdose di flebo di alcool. A chiudere l'album un'altra serie di scudisciate inflitte ai diffusori ed alle orecchie con l'incandescente Evil Man che riprende il ciclo pericoloso iniziale, e lascia aperte le porte al futuro che lascia intravedere solo "fuoco e fiamme", solo quelli che possiamo effettivamente azzardare a definire come i Cream del nuovo millennio.
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