MY DYING BRIDE: Macabre Cabaret
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03/03/2021L’Ep rappresenta un’appendice dell’ultimo lavoro targato 2020, quel 'Ghost Of Orion' che ha visto tornare gli inglesi, pionieri del gothic-doom, in forma smagliante, avendo saputo trasformare in musica la depressione e le costrizioni derivanti dal periodo segnato dal covid. I tre brani qui presenti non aggiungono, né tolgono nulla alle peculiarità ed al songwriting della band; il pezzo omonimo, della durata di dieci minuti, si apre con un organo sepolcrale di matrice horror doom à la Abysmal Grief che ruba il proscenio e squarcia l’aere per poi rimanere in secondo piano ma continuando a segnare l’intero canovaccio; si prosegue con il sound che ha creato il marchio di fabbrica della sposa morente, virando verso placide acque nella parte centrale per tornare a ripetere lo stesso pattern di cui sopra. Come la traccia omonima anche "A Secret Kiss" rimanda la mente al sottovalutato 'A Line Of Deathless Kings', quindi malinconia, armoniche a go-go e rocciosità alternate dalle urla belluine di Stainthorpe e cori di clean vocals, con il classico sound di chitarra che ha contraddistinto quasi tutta la loro discografia. "A Purse Of Gold And Stars" è una piece ambient dall’evoluzione sinfonica che si colloca sulla falsariga della sperimentalità placida e notturna di ‘Sear Me MCMXCIII’. Nulla di nuovo sotto il plumbeo cielo albionico. For aficionados.
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