MOONSPELL: UNDER THE MOONSPELL
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27/03/2005Il primo album registrato dai portoghesi, sebbene sia in formato EP e contenente solamente cinque canzoni (delle quali la prima è un intro) rappresenta un buonissimo esempio di come si possono considerare i Moonspell agli esordi, prima dell'album 'Wolfheart' per capirci. Quando si parla di BM per i Moonspell (da intendersi in ogni caso come variante sud europea del genere, e non come scopiazzatura venuta male del tradizionale stile scandinavo) è di questo disco che si deve parlare, per carpirne al meglio il significato ed il sound primordiale, perché già dalla successiva composizione si avranno solo rimasugli del genere, talmente tanta sarà l'attenzione posta dal gruppo alle atmosfere. In questo caso invece 'Under The Moonspell' si presenta come un album composto da canzoni molto varie sul tema, pur presentando un'oosatura comune di derivazione BM (retaggio del demo 'Anno Satanae') infarcito con molte parti strumentali ricche di atmosfere particolari, merito in particolare del bassista Tetragrammaton e del tastierista Neophytus che in questi frangenti hanno reso davvero al meglio le loro potenzialità. BM, musica etnica portoghese, mescolati a retaggi di parti folkloristiche arabeggianti (da ascoltare l'intro, composto dal richiamo di un Muezzin, un po' sulla falsariga di quanto fatto nel demo di cui sopra) che per la verità si fondono in maniera non proprio fluente al 100%, soprattutto nelle due "Oratorium", quasi a voler cercare a tutti i costi la perfetta formula sonora che le unisse, con risultati non esaltanti purtroppo. C'è da dire che comunque, tenendo conto di tutti i fattori (ossia songwriting, impacchettamento, testi), questo EP non è affatto male, il problema è che ciò che lo ha preceduto era probabilmente più ispirato, e ciò che succederà sarà talmente innovativo e perfettamente costruito da far sminuire anche un album --normale-- come può essere considerato 'Under The Moonspell'.
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