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WEDGE: Like No Tomorrow

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19/01/2021
75


Genere: Classic Rock, Vintage Rock
Etichetta: Heavy Psych Sounds Records
Distro:
Anno: 2021

Se già con i primi due album, i berlinesi Wedge hanno saputo prendere spunto in maniera intelligente da tutti i dettami del rock classico delle decadi auree degli anni ’60-’70, amalgamandoli in chiave moderna per non apparire troppo nostalgici, con il nuovo album ‘Like No Tomorrow’ il trio sembra aver calcato la mano in maniera ancora più pesante, utilizzando sonorità radicalmente d’altri tempi. Il terzo disco della band, che consolida con il cemento armato il sodalizio con Heavy Psych Sounds, sembra per molti tratti essere uscito direttamente dagli studi e dalle attrezzature di un tempo. Parallelamente, continua a mantenersi efficace anche ai giorni nostri, proprio per quel sentimento evergreen capace di far emozionare ancora oggi. Una volta premuto il tasto play dello stereo, o ancora meglio aver fatto appoggiare la puntina del giradischi sul vinile, è come se ci si catapultasse all’istante indietro di qualche decennio. È questa la sensazione assoluta quando ci si imbatte in “Computer”, brano 100% old style e di grande impatto, reso tale grazie ad un lavoro di hammond pirotecnico e di qualità impeccabile di Dave Götz, oltre ad assoli e riff chitarristici di sicuro affidamento da parte del frontman Kiryk Drewinski. Sempre Götz, questa volta al basso, mette in mostra le sue doti fornendo un grande supporto tanto ritmico, quanto armonico, nella successiva “Playing A Role”, implementando quella sensazione di continuo movimento che un genere come quello del vintage rock riesce a dare. Questa commistione di suoni continua anche in “Blood Red Wine”, dove si nota un gran lavoro sia di chitarra, che di hammond. In tutti i brani del disco, alla stessa maniera dei dischi precedenti, le melodie vocali di Drewinski assumono un caldo sapore d’altri tempi e indicano espressamente l’origine storica e stilistica del loro sound, una volta individuata nella mente dell’ascoltatore. Allo stesso modo del lato A, anche il lato B del disco esordisce con scintille rock tutte da ballare; “Queen Of The Night” si candida ad essere canticchiata e danzata ripetutamente durante i live, che chi ha potuto assistere sono sempre sinonimo di calore e vigore. Ascoltando “U’n’I” e “At The Speed Of Life”, gli Wedge sembrano un attimo concedersi una flessione al loro ritmo , stazionandosi su coordinate non particolarmente esaltanti dal punto di vista della vivacità musicale. Con la traccia finale “Soldier”, però, risalgono nuovamente ed in maniera quasi imperiosa di qualità e di attenzione, dove il trio al completo si concede in un ensemble di suoni che uniscono pathos, atmosfera e sangue rock, grazie anche al drumming di Holger Grosser sempre vario e mai statico, e ad una personalità vocale di Drewinski che rasenta l’epicità. ‘Like No Tomorrow’, come detto, rappresenta un tuffo nel passato in piena regola, senza mezzi termini. Una volta giunti in questo passato, però, gli Wedge lo modellano quel tanto che basta da poterlo rendere credibilmente contemporaneo, ed il risultato di questo lavoro di modellazione è un disco che si presenta con tutte le carte in regola per poter essere fruito liberamente in tutta la sua spontaneità, data anche dalla accresciuta maturità del trio, capace di presentarsi al pubblico con particolare sfrontatezza. I brani “Computer” e “Queen Of The Night” sono lì a dimostrarlo.

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