Moonspell: The Butterfly Effect
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31/01/2010Molto spesso si dice che il significato intrinseco di un lavoro risiede ne suo titolo. E mai frase fu più azzeccata per dare un senso all’ennesimo, ottimo prodotto dei portoghesi Moonspell. I nostri amici stregoni ci hanno regalato un lavoro che può essere considerato, senza ombra di dubbio, la quintessenza della Teoria del Caos. Come degli autentici camaleonti sono riusciti nuovamente a mutare ed ad innovare il proprio aspetto musicale riuscendo a creare una sorta di ibrido che contiene, al suo interno, dei richiami a sonorità doom classiche sapientemente miscelate con distorsioni acide e tribalismi violenti; il tutto condito da quel quid di aliene strutture gotiche industriali che lo rendono, com’è giusto che sia, inimitabile. Ciò che è rimasto immutato è la natura malvagia e malefica del loro sound. Un autentico effetto sorpresa che è possibile ritrovare in questo ottimo lavoro è rappresentato dal magistrale e maniacale uso dell’elettronica e da alcuni romantici inserti di archi. Ma la vera goduria è rappresentata dall’ottima prova delle chitarre e dagli stupendi growl che sua maestosità Ribeirio ci regala in "Soulsick" e "Lustmord" e che riportano alla mente i vecchi fasti della band. Citazione a parte meritano "Can’t Bee" e "Dissapear Here", due stupende tracce in cui i nostri eroi lusitani, mettendo da parte le partiture morbose e nocive, ci regalano dei momenti di pura razionalità. Per concludere non resta che ribadire, se mai ce ne fosse stato bisogno, che i Moonspell sono una pietra miliare del panorama gothic/doom metal.
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