MOONSPELL: Alpha Noir
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28/04/2012Recensire un nuovo lavoro dei lusitani Moonspell è compito non da poco per chi come noi è rimasto folgorato e profondamente segnato da quei due pezzi da novanta quali 'Wolfheart' e 'Irreligious'. Si rischia di incappare in errori grossolani ed infantili perchè da una parte il fan sfegatato tende ad essere poco obiettivo e ad esaltare il prodotto a scatola chiusa; dall'altra, invece, il rischio che si corre è di riporre aspettative eccessivamente elevate e rimanere, di conseguenza, immediatamente delusi dopo il primo superficiale ascolto. Va detto subito che, in questo caso, la seconda di queste ipotesi si è paurosamente avvicinata alla realtà, salvo poi rientrare nei ranghi dopo una attenta e paziente analisi del tutto: 'Alpha Noir' è un disco che va metabolizzato con attenzione, senza fretta, bisogna entrarci dentro piano e per gradi. Ribeiro e soci proseguono il discorso intrapreso con 'Memorial' (soprattutto) e 'Night Eternal', quindi brani mediamente aggressivi e diretti, forse in questo caso compositivamente più semplici, ma molto più efficaci. Non vi è quasi traccia della calda e splendida voce pulita di Fernando (che sarà invece predominante nel più melodico 'Omega White', secondo dischetto purtroppo non fornitoci dall'etichetta), ma dalla sua questo album ha atmosfere minacciose davvero riuscite e melodie comunque sempre efficaci seppur non immediate. Inoltre l'atmosfera generale e certe soluzioni sonore che si respirano in quasi tutte le tracce portano alla mente quel capolavoro purtroppo sottovalutato che fu 'Revolution DNA' dei Septic Flesh, che amalgamato alla loro sempre presente e distinguibile impronta personale rende 'Alpha Noir' molto probabilmente il miglior lavoro targato Moonspell del nuovo millennio, con menzione particolare per l'opener "Axis Mundi", "Versus" (brano migliore del lotto), "Opera Carne" e "Grandstand".
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