MIRROR OF DECEPTION: FOREGONE
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05/12/2005La Germania è forse l’unico paese dove un genere difficile e di nicchia come il Doom è riuscito a ritagliarsi un considerevole spazio nell’ambiente underground e in seguito ad andare vicino a creare una vera e propria scena. Ne è un’ampia dimostrazione il festival “Doom Shall Rise”, rassegna a cui partecipano da ormai tre anni a questa parte esclusivamente gruppi di questo movimento musicale, in tutte le sue varie forme. I Mirror Of Deception rappresentano una delle più concrete realtà per quanto riguarda questo costante entusiasmo e passione con i quali si cerca di dar voce al Doom in terra teutonica (non a caso il leader Jochen Fopp è tra gli organizzatori del sopraccitato festival). Attivi sin dal 1990 e autori di diversi demo, la storia dei Mirror Of Deception si fa difficile dopo l’uscita del debutto 'Mirrorsoil' (2001) alla luce della dipartita di tre quarti della formazione. Riassestata la line-up, il gruppo compone un album sorprendentemente ispirato, quasi una rinascita per la band: 'Foregone' è un gioiello di puro Doom che presenta però parecchi elementi originali, che ne fanno un platter particolarmente riuscito. I Mirror Of Deception puntano molto sul lato emozionale della loro musica, proponendo atmosfere ventose dal sapore quasi epico, composizioni poco varie dal punto di vista delle strutture ma incredibilmente intense, riuscendo ad essere vincenti anche nei pochi momenti in cui le ritmiche si fanno più heavy e movimentate: il tutto comunque rimanendo fedeli alla linea del Doom classico, senza stravolgerne i canoni. L’omogeneità del lavoro non consente di parlare degli episodi singoli, che comunque si mantengono sempre su un livello molto alto, e sicuramente faranno la felicità di chi è appassionato a questo genere di sonorità, legate all’accezione più classica di questo genere, ma allo stesso tempo atmosferiche e come in questo caso protagoniste di soluzioni diverse e interessanti.
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