INSTANT KARMA: Till The Bones
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16/07/2019Il poderoso suond di ‘Till The Bones’ penetra nelle ossa come una trivella: l’immagine della copertina, creata da Federica Galli (http://www.damnedinblack.net), ci racconta molto del debutto targato Instant Karma. Band figlia di quel suono (heavy) imbastardito da forti dosi di metal ed alternative (Stone Sour, Five Finger Death Punch, Godsmack et family) che rappresenta la perfetta fotografia del periodo in cui viviamo. Questo quintetto, tutto veracemente nostrano, se avesse sul passaporto la scritta United States Of America starebbe scalando le classifiche con il brano "Feel", una modern rock ballad densa di pathos, che per ogni nota trasuda puro feeling soggiornerebbe, regolarmente, negli ariplay radiofonici. Ma ‘Till The Bones’ ha anche ben altre facce da rivelare: seppur ancorati a fondamenta sonore decisamente moderne e solide (marmoree!), e dense di sfumature (affascinanti i chiaroscuri di "Fragile Inside" e "Follow Me"), il meglio arriva con le bastonate di "Red Haired Devil/On MyWay" (altro brano con un alto potenziale commerciale), oppure con l’attacco frontale ed abrasivo di "No Resistance" ed "Angel", senza tralasciare la title track, per la quale si consiglia la visione del curatissimo video. Vuoi per lo spessore degli arrangiamenti vocali ma durante l’ascolto di ‘Till The Bones’ emergono anche echi del classic rock degli Alice In Chains, oppure dello zio Alice Cooper del periodo alternative (‘Brutal Planet’ e ‘Dragontown’), ma soprattutto dei Motley Crue, del sottovalutatissimo album omonimo (quello con Corabi, per intenderci). Non resta altro che attendere gli Instant Karma su qualche palco per apprezzarne la tenuta e la bontà di questo debutto.
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