HELLLIGHT: And Then, The Light of Consciousness Became Hell…
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08/02/2011Sei lunghissimi brani che si prodigano ben oltre i 10 minuti in solenni afflati doomesque caratterizzano questo 'And Then, The Light of Consciousness Became Hell…', nuova fatica del combo carioca attivo da ormai più di un decennio. Ricco di pathos, di possenti sferzate chitarristiche e di tappeti di tastiere che ne potenziano l'epicità, il disco ha l'unica pecca in una ritmica praticamente inchiodata non solo lungamente sullo stesso tempo - e fin qui poco male considerato il genere - ma soprattutto di una linearità sconcertante. Per fortuna le composizioni hanno intensità da vendere, drammaticità fuori dal comune, ed un classicismo che ne spezza la tensione emotiva grazie ad intrusioni di piano davvero adeguate. L'ottima produzione - che non lascia mai indietro alcuno strumento - suggella un lavoro dall'incedere imperioso e dal sostrato mistico, come se fosse un'opera scritta per devozione. E nel caso degli Helllight c'è da giurarci che l'unica divinità presa in considerazione è il "carro solare", mentre la sofferenza che emerge dalle note simboleggia il peso dei secoli trascorsi dopo la conversione forzata. Esoterico per vocazione, 'And Then, The Light of Consciousness Became Hell…' rappresenta anche la progressione stilistica della band brasiliana, ora alle prese con un aggregato di melodie che in passato trovava meno spazio, e lascia risiedere definitivamente, finalmente, i nostri tra i grandi del settore.
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