SHAPE OF DESPAIR: Alone In The Mist
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28/11/2016Operazione prettamente commerciale quella di pubblicare tracce demo scritte nel 1998, quando la band esisteva sotto il monicker Raven, e mai venute alla luce. A differenza dei colleghi di sottogenere gli Shape Of Despair hanno sempre posto particolare attenzione nella ricerca melodica, anziché scarnificare il sound e rallentarlo all’inverosimile; alla luce di quello che la band è stata capace di scrivere nell'arco della propria carriera qui il sound risulta monotono, primitivo e non di eccelsa qualità. Ad un primo ascolto il disco dà l’impressione di avere un'unica idea dilatata lungo tutta la durata dell’opera, con la conseguenza che risulta asfissiante, lento, opprimente, e ripetitivo nelle parti di batteria (sempre lo stesso duinato), nell’ascoltare sempre gli stessi riff e le stesse atmosfere glaciali di tastiere. Venendo a mancare, inoltre, le maestose aperture melodiche dei dischi migliori e anche la voce femminile, lo spazio di manovra si fa sempre più angusto; giusto nella tracce “In The Mist” e “Down Into The Stream” vi è un minimo tentativo di deviare dal percorso intransigente perpetrato nel resto del lavoro, grazie a dei giri di tastiere meno monodimensionali che mitigano l’aria soffocante e qualche cambio di tempo. Disponibile in due formati: cd e doppio lp con copertina apribile, entrambi numerati a mano. Opera poco ispirata e di difficile digeribilità; destinata ai die hard fan della band.
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