FAR’N’HATE: Eternal
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16/02/2017Vi Piace il modern metal, quello tornato alla ribalta in quest’ultimo periodo? I breakdown sono ciò che vi eccita di più in chiave ritmica in un disco? Il riffing di chitarra tipicamente nordico vi fa venire i brividi? Bene, se a queste domande la risposta è sempre affermativa, non abbiate indugi e date una chance a 'Eternal', secondo capitolo discografico degli spagnoli Far’n’Hate. Un gruppo che rispetto al disco d’esordio (prettamente metalcore), ha attuato un’evoluzione artistica niente male, specie nel songwriting che oggi gode di maggior personalità e soluzioni interessantissime ben attuate. Come riferimento principale il quintetto ha preso la scena melodic death svedese, coi suoi riff cristallini e assoli al fulmicotone. A questo ci ha poi aggiunto ciò che da sempre contraddistingue il metalcore, ossia i breakdown e infine ci ha unito una produzione dei suoni moderna e accattivante e un cantato che alterna come da copione parti melodiche ad altre screamo. Il risultato finale sono brani come "Horizons” e “Born In Sin” tirati a lucido e contraddistinti da quella foga assassina che rende questi Far’n’Hate una band più che appetibili in chiave live. Un album che nella sua ricercatezza ha dato nuovi spunti a un progetto che fino a prima della sua pubblicazione sembrava ormai essersi perso nell’infinito oceano metalcore, dandogli quindi nuovi interessanti spunti per un futuro che speriamo possa rivelarsi il più roseo e soddisfacente possibile. Avanti su questa strada, ragazzi!
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